ABRUPTO

11.8.06


EARLY MORNING BLOGS
837 - Proserpina, Cyane Libro V - vv 385-520

http://www.latein-pagina.de/ovid/pic_ovid_5/proserpina%20krauss%205,7.jpg
Ora, mentre scorrevo per i gorghi dello Stige,
vidi Proserpina, triste ed ancora spaurita
nel volto, ma regina del mondo delle ombre,
ma già sposa potente del re dell'Averno.»
E a questo parole, la madre parve di pietra,
e a lungo rimase stupita, come presa dal fulmine.
Ma quando il dolore vinse la sua grave inerzia,
allora si levò col carro su per l'alto cielo.
E là, cupa in volto, coi capelli sparsi, irata,
ferma davanti a Giove, così disse: «O Giove,
per il sangue mio, ti prego, per il tuo sangue.
Se non hai amore per me, chiedo pietà per la figlia:
invoco il tuo aiuto, anche se nacque da me.
Ho ritrovato la figlia che così a lungo cercai,
se ritrovarla vuol dire sapere d'averla perduta;
se sapere dov'è vuol dire averla trovata.»

(Salvatore Quasimodo, Dalle "Metamarfosi" di Ovidio)

*

Bom dia!

(url)

© José Pacheco Pereira
Site Meter [Powered by Blogger]