ABRUPTO |
semper idem Ano XIII ...M'ESPANTO ÀS VEZES , OUTRAS M'AVERGONHO ... (Sá de Miranda) _________________ correio para jppereira@gmail.com _________________
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22.8.04
EARLY MORNING BLOGS 289: "Pentiti, scellerato! / No, vecchio infatuato!"
Don Giovanni o l'empio punito - Atto Secondo - Scena Diciannovesima Il Convitato di Pietra e detti La Statua: Don Giovanni, a cenar teco M'invitasti e son venuto! Don Giovanni: Non l'avrei giammai creduto; Ma farò quel che potrò. Leporello, un altra cena Fa che subito si porti! Leporello (facendo capolino di sotto alla tavola): Ah padron! Siam tutti morti. Don Giovanni (tirandolo fuori): Vanne dico! La Statua (a Leporello che è in atto di parlare): Ferma un po'! Non si pasce di cibo mortale chi si pasce di cibo celeste; Altra cure più gravi di queste, Altra brama quaggiù mi guidò! Leporello: (La terzana d'avere mi sembra E le membra fermar più non so.) Don Giovanni: Parla dunque! Che chiedi! Che vuoi? La Statua: Parlo; ascolta! Più tempo non ho! Don Giovanni: Parla, parla, ascoltando ti sto. La Statua: Tu m'invitasti a cena, Il tuo dover or sai. Rispondimi: verrai tu a cenar meco? Leporello (da lontano, sempre tremando): Oibò; tempo non ha, scusate. Don Giovanni: A torto di viltate Tacciato mai sarò. La Statua: Risolvi! Don Giovanni: Ho già risolto! La Statua: Verrai? Leporello (a Don Giovanni): Dite di no! Don Giovanni: Ho fermo il cuore in petto: Non ho timor: verrò! La Statua: Dammi la mano in pegno! Don Giovanni (porgendogli la mano): Eccola! Ohimé! La Statua: Cos'hai? Don Giovanni: Che gelo è questo mai? La Statua: Pentiti, cangia vita È l'ultimo momento! Don Giovanni (vuol scoigliersi, ma invano): No, no, ch'io non mi pento, Vanne lontan da me! La Statua: Pentiti, scellerato! Don Giovanni: No, vecchio infatuato! La Statua: Pentiti! Don Giovanni: No! La Statua: Sì! Don Giovanni: No! La Statua: Ah! tempo più non v'è! (Fuoco da diverse parti, il Commendatore sparisce, e s'apre una voragine.) Don Giovanni: Da qual tremore insolito Sento assalir gli spiriti! Dond'escono quei vortici Di foco pien d'orror? Coro di diavoli (di sotterra, con voci cupe): Tutto a tue colpe è poco! Vieni, c'è un mal peggior! Don Giovanni: Chi l'anima mi lacera? Chi m'agita le viscere? Che strazio, ohimé, che smania! Che inferno, che terror! Leporello: (Che ceffo disperato! Che gesti da dannato! Che gridi, che lamenti! Come mi fa terror!) (Cresce il fuoco, compariscono diverse furie, s'impossessano di Don Giovanni e seco lui sprofondano.) (Libreto de Lorenzo da Ponte, música de Wolfgang Amadeus Mozart) * Bom dia! (url)
© José Pacheco Pereira
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